Italia del Bio Magazine è una rivista web che vuole far conoscere il valore delle produzioni alimentari di qualità, i territori e le aziende che producono cibo “buono, pulito e giusto”

Di LUIGI MASSA – Presidente di Città del Bio Promozioni.

Da un libro di Carlo Petrini nasce lo slogan “buono, pulito e giusto”. Che per noi di Italia del Bio significa la qualità vera, il rispetto nella fase di produzione sia dell’ambiente (usando meno pesticidi, meno chimica, meno inquinanti dell’acqua, dell’aria e del suolo) che dell’uomo che lavora.

Riconoscendo il valore della sua produzione, ma anche del suo lavoro, della sua dignità individuale, della sua stessa salute) e giusto, perché gli si riconosce il valore anche economico che esso ha.

In una fase in cui si gioca una partita mondiale in cui il cibo diventa una commodity, un bene a valore indifferenziato, che arricchisce la finanza[1] e affama i produttori e i consumatori, in un tempo in cui il prodotto italiano agro-alimentare viene spesso “taroccato”, al fine di speculare sul valore del nome “Italia”.

Un nome, quello del “made in Italy“, sinonimo da secoli di qualità nell’alimentazione. Per questo è per noi importante far conoscere il valore delle produzioni anche minori sul mercato nazionale e internazionale.

Le commodity ovvero le materie prime – proprio per il valore della standardizzazione – vengono negoziate sui mercati internazionali con strumenti finanziari quali i futures. Cioè contratti standardizzati in cui il bene sottostante (grano, cereali, ma anche oro o petrolio) perde ogni connotazione di prodotto per divenire mero strumento finanziario interscambiabile.

Per far conoscere il vero valore delle produzioni – non solo di quelle strettamente “biologiche”, dei territori che rappresentano, dobbiamo poter “narrare” il cibo che si consumerà. Il consumatore deve perciò poter “ascoltare”, “vedere”, “leggere”, “capire” la storia di quella cosa che mangerà, com’è fatto il prodotto, dove è fatto, vedere la faccia di chi l’ha fatto, comprendere quanta fatica e amore c’è dietro quella produzione.

Il consumatore deve perciò poter “ascoltare”, “vedere”, “leggere”, “capire” la storia di quella cosa che mangerà, com’è fatto il prodotto, dove è fatto, vedere la faccia di chi l’ha fatto, comprendere quanta fatica e amore c’è dietro quella produzione.

Deve insomma percepire non solo il gusto ma l’emozione. Occorre allora costruire un sistema che sia percepito come “testimone credibile” di quel che si legge, vede, consuma.

Luigi Massa, Presidente di Città del Bio Promozioni

Il marchio “Italia del Bio”

Per questo Città del Bio ha creato il marchio Italia del Bio che ha registrato e protetto a livello europeo. Poi ha fatto nascere la società Città del Bio Promozioni, con il compito di costruire la rete delle imprese italiane che, accettando la logica prima descritta, entrino nel sistema di tracciabilità che abbiamo progettato e che troverete in altra parte di questo magazine illustrato debitamente.

La nostra società ha quindi il compito di operare per favorire lo sviluppo del biologico italiano vero, di qualità. Ma anche per fare innovazione e ricerca.

Per questi motivi abbiamo voluto essere in rete con questo magazine italiadelbio.it

Un magazine, per far conoscere le buone pratiche che si stanno sviluppando in vasta parte del Paese. Per creare una vera comunità di aziende e persone che riportino l’ambiente e l’agricoltura pulita e di qualità a divenire una delle locomotive di uno sviluppo compatibile del nostro Paese.

Alpeggio Selleries Azienda Agù Alta Val Chisone Produzione Plaisentif (Foto M.Cicchelli)