Milano (Paola Ferraro) – La transizione ecologica passa attraverso molti livelli e diversi settori. L’edilizia è un settore molto coinvolto nella ricerca di materiali ecosostenibili che rientrino in quella disciplina denominata Bioarchitettura. La ricerca si è prodigata per innovare dal punto di vista dei materiali utilizzati che rientrino nella categoria “naturali” o ecologici. Legno, fibra di cocco, sughero, fibra di cellulosa sono solo alcuni esempi di quelli che vengono considerati materiali naturali da utilizzare nella bioarchitettura. L’attenzione al rispetto ambientale attraverso materiali non inquinanti e il concetto di risparmio energetico sono alla base. Si aggiungono rigenerabilità e riciclabilità dei materiali a completamento dei criteri che governano la bioarchitettura e la bioedilizia. Il mattone è il simbolo delle costruzioni. Usato sin dall’antichità nell’edilizia ha solitamente la forma di parallelepipedo e può essere fabbricato da una varietà di materiali diversi. Il più utilizzato è il laterizio realizzato con l’argilla. Ma ora si cambia e si arriva a quella che potrebbe essere definita una vera e propria svolta nell’edilizia. La ricerca e il lavoro degli scienziati della Finders University, in Australia, ha portato a un risultato incredibile e straordinario al tempo stesso. Una rivoluzione e un’innovazione la realizzazione di mattoni con l’olio esausto di frittura per costruire le case sostenibili del futuro prossimo. Raggiungendo contemporaneamente più di un vantaggio ambientale.