(da Italian Food Today) – I vini Ruffino a entro il 2025 saranno tutti biologici. Per questo l’azienda conferma i piani di investimento di oltre 8 milioni di euro nei prossimi quattro anni per i progetti di sostenibilità ambientale, produttiva e di salute e sicurezza. Ad annunciarlo Sandro Sartor, presidente di Ruffino, nel corso della presentazione del terzo bilancio di sostenibilità della storica azienda vitivinicola toscana relativo all’anno fiscale 2021, concluso lo scorso 28 febbraio, a Bagno a Ripoli, nella Tenuta Poggio Casciano.
“Una delle nostre priorità – ha detto Sartor – è la salvaguardia dall’ambiente, risorsa essenziale per la sopravvivenza e continuità del nostro business. Ci impegniamo quindi, entro il 2025, a convertire la nostra produzione a 100% biologica, un percorso impegnativo ma in cui crediamo fortemente, che ci permetterà di ridurre la nostra impronta ambientale e di rispondere ai bisogni dei consumatori sempre più orientati alla scelta di prodotti sostenibili”.
Ruffino ha iniziato nel 2018 la conversione al biologico. L’azienda ricicla oltre il 75% dei rifiuti prodotti, ha una gestione delle acque con impianti di depurazione all’avanguardia e fa fitodepurazione, che permette di trattare in modo naturale le acque di scarico delle cantine grazie all’uso delle piante palustri e del filtraggio naturale dell’acqua con sabbia e ghiaia, convogliando l’acqua purificata nelle operazioni di irrigazione e pulizia.
Responsabilità verso l’ambiente e verso il consumo responsabile non solo delle materie prime ma anche del vino stesso, ha sottolineato Sartor che riveste anche il ruolo di presidente di Wine in Moderation, l’associazione con sede a Bruxelles che promuove la cultura del consumo consapevole e del bere responsabile.