(da Green Planet) – Con la campagna agricola 2021, Cantine Settesoli ha dato il via al progetto Alta Qualità Bio, un’iniziativa volta a salvaguardare e valorizzare il territorio siciliano, la comunità agricola e la qualità dei suoi prodotti. Un percorso ambizioso che vede la realtà vitivinicola come prima cooperativa di settore, a livello nazionale, ad applicare tale modello virtuoso.
L’iniziativa, che ad oggi coinvolge 78 viticoltori in conduzione biologica, garantirà una maggiore qualità delle uve ed un’ulteriore diminuzione dell’inquinamento del suolo, anticipando caratteristiche che diverranno nel tempo un requisito per l’intera produzione. Questo avverrà tramite il rispetto di parametri più restrittivi di quelli previsti dai regolamenti comunitari in vigore per le coltivazioni a conduzione biologica.
Il disciplinare interno per la produzione bio di Cantine Settesoli limiterà ulteriormente i valori consentiti di residui dall’uso di fosfiti o loro metaboliti garantendo così un vino biologico di altissima qualità. Per verificare i valori di queste componenti Cantine Settesoli effettuerà, a monte degli oltre 30.000 controlli già in vigore sui prodotti finiti e semilavorati, esami specifici con prelievi in vigneto (foglie e uve), in diversi periodi dell’anno.
I conferitori di Alta Qualità Bio, le cui uve non risulteranno in linea con i parametri previsti dal disciplinare interno, verranno esclusi dal progetto per un periodo proporzionale al superamento dei limiti previsti. Al fine di limitare queste evenienze e supportare i soci aderenti ad AQB, l’Ufficio Tecnico di Cantine Settesoli fornirà periodicamente informazioni ed indicazioni sulle più adeguate tecniche di gestione finalizzate al raggiungimento dei parametri.  Un disciplinare e una pratica di assistenza tecnica volti a portare tutti i viticoltori ad associarsi ad un progetto importante non solo ai fini ambientali e qualitativi ma anche economici, con una remunerazione pro capite migliore.