Roma – Via libera alla legge sul biologico. Con 195 voti favorevoli e 4 astenuti, il Disegno di legge per la tutela e lo sviluppo del biologico è stato approvato dal Senato. Dopo 13 anni di attesa e un lungo iter in Parlamento durato oltre due anni, da oggi l’Italia ha finalmente una legge sul Bio. Tra le novità previste dalla normativa ci sono l’istituzione di un tavolo tecnico per la produzione biologica, l’introduzione del marchio Bio italiano, la revisione dei controlli, la predisposizione di un piano d’azione nazionale per la produzione biologica con cadenza triennale e un piano nazionale per le sementi biologiche. Viene poi introdotto un fondo per lo sviluppo della produzione biologica e prevista la scrittura di alcune norme riguardanti la formazione professionale degli operatori del settore e i distretti biologici. Una serie si provvedimenti volti a dare maggiore tutela ai consumatori e agli imprenditori, una serie di provvedimenti in linea con le strategie comunitarie emanate nell’ambito del Green Deal, ma anche della Politica Agricola Comune (PAC) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito dei quali sono stati stanziati 300 milioni di euro dedicati ai contratti di filiera e di distretto biologici. Il voto al Senato, dove il testo è giunto in quarta lettura, è frutto dell’accordo trovato tra le parti alla Camera, con l’introduzione di due emendamenti volti a negare l’equiparazione del metodo biodinamico al biologico.