(Fresh Plaza) – Andriy Yarmak è un economista del Centro Investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Durante una formazione virtuale sull’organizzazione efficace della promozione e del confezionamento dei prodotti ortofrutticoli per l’esportazione, ha sostenuto che, sebbene la domanda di uva da tavola stia crescendo a livello globale, l’aumento riguarda solo le produzioni di alta qualità, per le quali i consumatori sono disposti a pagare di più.
Andriy Yarmak ha notato che, al momento, nei paesi UE non c’è domanda per la frutta che non possieda una qualità premium. Ciò è particolarmente vero per i paesi del cosiddetto blocco UE-15.
Il sito web East fruit.com ha citato l’economista: “Importante è sapere anche che i consumatori apprezzano la praticità nel consumo. Per quanto riguarda l’uva, ciò significa varietà senza semi e con acini grandi”.
Inoltre, i consumatori sono sempre più attenti al rispetto dell’ambiente del prodotto e del suo imballaggio, così come alla sostenibilità del sistema di produzione e vendita.
Importante è anche il fatto che gli attuali consumatori più giovani, appartenenti alle cosiddette generazioni Y e Z, abbiano valori di consumo completamente diversi: sarà estremamente difficile vendere loro prodotti non biologici, in confezioni non ecologiche. “Faranno principalmente acquisti online e non con una tastiera o una app, ma attraverso un assistente vocale, come Amazon Alexa”, ha spiegato Andriy Yarmak.
Allo stesso tempo, l’esperto ha sottolineato che il biologico è il segmento che mostra la crescita più rapida per l’uva da tavola. Tuttavia, questa produzione è più difficile, in quanto richiede un processo ad alta tecnologia. Inoltre, la conservazione di queste uve da tavola è anche molto più complicata rispetto a quella di un prodotto coltivato in modo convenzionale.